Esame di avvocato: cosa deve offrire un corso di preparazione

| Esame Avvocato

Per decidere quale corso frequentare per prepararsi all’esame di avvocato non è affatto semplice. Sono tantissimi i corsi che offre il mercato e quindi e necessario fare una selezione. Ma da cosa partire?

Primo, la scelta dei docenti.

Molto spesso i corsi non indicano quale sarà il tuo docente, ti offrono libri, banche dati, sconti di ogni tipo, programmi dettagliati, simulazione d’esame, correzioni personalizzate, tutor, e tanto altro ancora, ma omettono di dire la cosa più importante: quale sarà il tuo formatore che ti guiderà e ti sosterrà in tutte le fasi del durissimo esame di avvocato.
Un corso per esame d’avvocato innanzitutto deve offrire dei docenti preparati, aggiornati e appassionati che ti sappiano trasmettere la voglia di seguire la loro lezione. Sì, soprattutto appassionati, perché lo studio, anzi, oserei dire, il sacrificio per lo studio, nasce dalla passione. Questa passione si trasmette è come un virus che ti contagia. Inoltre, le loro spiegazioni devono essere pragmatiche nel senso che non devono assolutamente perdersi in disquisizioni eccessivamente teoriche prolisse e ripetitive, ma entrare nel concreto per ricondurre la fattispecie da quella concreta a quella astratta e viceversa, in modo da finalizzare lo studio alla comprensione di come risolvere il parere.
A tal fine, ti sarebbe molto utile assistere ad una lezione gratuita per vedere se le spiegazioni sono chiare, complete e facili da ricordare. Oppure leggere qualche recensione di altri corsisti che ti hanno preceduto. Anche se, però, devi considerare che le recensioni sono molto soggettive e lasciano il tempo che trovano. Sei tu che devi scegliere il tuo docente e quindi secondo me partecipare ad una lezione prova è fondamentale.
Un bravo insegnante, infatti, deve trovare il modo, anche attraverso degli esempi curiosi, di far memorizzare le nozioni giuridiche.
Deve anche riuscire a trasmettere la passione per lo studio del diritto in modo da incuriosirti anche in quelle materie che ti sono più ostiche.
Come capire se è il docente adatto alle tue esigenze?
Devi valutare se fin da subito si è creato un feeling tra te e lui; se invece, sei distratto e cominci a pensare: “che noia, questo già lo sapevo, uffa non capisco cosa sta dicendo, che barba ripete sempre al stessa cosa, quanto è lento adesso mi addormento, quanto manca alla fine? non ce la faccio più, mi sembra di essere tornato a suola”; bhe, se ti vengono questi pensieri, allora scappa! Non è l’insegnante per te.
Non stiamo a scuola che sei costretto a frequentare quel determinato corso solo perché te lo hanno consigliato, ricorda che sei tu che paghi, sei tu che devi scegliere ciò che è meglio per te.
Tu vuoi frequentare un corso perché sei tu che vuoi superare l’esame di Avvocato, non lo fai più per fare contenti i tuoi genitori con il 9 in pagella, ma lo fai per te stesso, per il tuo futuro; sei consapevole che il corso ti può colmare in poco tempo le lacune che hai (e che tutti hanno) ed è per questo motivo che devi scegliere con saggezza il tuo mentore.
Se alla lezione prova ti accorgerai che il tempo è volato, che hai appreso questioni che non avevi studiato sui manuali universitari, che un po’ ti dispiace che la lezione sia già finita, allora sei proprio fortunato perché hai trovato ciò che stavi cercando; hai trovato la molla per studiare senza sentire fatica o peso alcuno. Sì perché studiare è sacrificio, ma se hai la passione non ti fermi nonostante la stanchezza, i dolori al collo, gli occhi che bruciano, e così vai avanti a leggere il materiale che ti è stato assegnato, a rileggere gli appunti, a scrivere il parere, il tutto perché vuoi essere un Avvocato. Essere Avvocato non è il formale conseguimento del titolo di abilitazione, ma è avere la conoscenza e la coscienza di saper aiutare l’altro. Tu stai studiando perché vuoi avere le risposte pronte a ciò che i clienti ti chiederanno. Ad esempio, che valore ha una scrittura privata unilaterale con la quale il figlio riconosce l’usufrutto a favore dei propri genitori che gli hanno donato una parte considerevole di denaro per acquistare l’immobile? E’ valido questo usufrutto? A te l’ardua sentenza.

Secondo, il programma.

Il programma delle lezioni è molto importante; deve contenere il ripasso di tutti gli istituti giuridici affiancando lo studio alle sentenze più recenti con l’analisi dei diversi orientamenti; inoltre, deve analizzare anche le questioni rilevanti delle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, della Corte di Giustizia Europea (ad esempio il noto caso Taricco) oppure le questioni rimesse alla Corte Costituzionale (come quella sull’istigazione al suicidio), nonché la normativa speciale come quella sul biotestamento, la legge Gelli-Bianco, i reati tributari, la responsabilità penale degli enti. Una parte delle lezioni, inoltre, deve essere dedicata alla redazione degli atti. Insomma, i contenuti del corso devono riguardare tutti gli istituti per poi approfondire nel particolare quelli che sono più complessi e che potrebbero essere oggetto di traccia di esame.

Terzo, il metodo per redigere il parere e la sua correzione personalizzata.

Proprio così esiste un metodo per redigere il parere. Non tutti lo conoscono o comunque, pur conoscendolo, non lo sanno concretamente applicare. E’ importante acquisire questo metodo perché è utilizzato anche nella professione. Quindi, il corso deve consentire di acquisire il metodo per redigere il parere; che comprende la conoscenza dei trucchi per utilizzare al meglio il codice annotato; la metodologia di come trovare la soluzione all’interno del codice; quindi, come realizzare lo schema per la redazione del parere e quindi stendere la traccia completa. Importante è anche la correzione personalizzata del parere perché serve per capire cosa bisogna migliorare; ad esempio l’approfondimento degli istituti, la chiarezza nell’esposizione, la conseguenzialità logica-argomentativa, l’incipit e la conclusione.

Quarto, lo stress test.

Il corso per essere utile deve simulare la prova d’esame con effettivo rigore e rispettando i tempi dell’esame di Stato in modo da forgiare anche il fisico. Conosci il detto mens sana in corpore sano? E’ proprio vero, non basta studiare bisogna essere in perfetta forma fisica per resistere tutte quelle ore, seduti a scrivere, a pensare, senza perdere la concentrazione, senza distrarsi perché ci fa male il collo o il braccio; consiglierei, a questo punto, anche di iscriverti in palestra o a nuoto, magari una bella corsetta ascoltando la lezione registrata sul telefono; perché no!

Quinto, il costo.

Sorpreso? Sì il costo del corso non deve essere esorbitante, eccessivo, ricorda che il 45% del risultato dipende dal tuo impegno, il 45 % dall’impegno dei docenti, e il 10% dalla fortuna; quindi vi è una certa aleatorietà che incide sui risultati e allora devi considerare che già hai le spese dei codici, che non sono indifferenti, le spese per un po’ di svago, che è comunque necessario altrimenti troppo studio ti fa andare fuori di testa, le spese per la palestra, che serve a forgiare il fisico, ecco dunque che il corso non deve costare troppo.

Sesto, il materiale delle lezioni.

Ogni lezione deve essere corredata di sunti, appunti, sentenze, per ripassare e approfondire le tematiche più importanti ed estratti delle riviste di settore più importanti.

Settimo, il rapporto diretto con il docente nella chat di gruppo H24.

La chat di gruppo con il docente è utile per togliersi seduta stante i dubbi che possono sorgere quando si studia in modo approfondito; è un paradosso, ma è così, più si approfondisce un argomento, più si studia e più sorgono questioni interpretative e giuridiche; è questo che porterà al fallimento del diritto predittivo; il diritto non può essere predittivo perché nasce dall’uomo, dalla sua evoluzione sociale e personale; più si studia e più le norme creano i loro frutti, si modificano, nascono nuovi diritti, nuovi contratti; si pensi ad esempio ai contratti protettivi, alla questione rimessa alla Consulta sul reato di istigazione al suicidio, alla circolazione del possesso, alla nuova interpretazione della natura dell’assegno di divorzio, ai danni punitivi; e allora la domanda sorge spontanea, come potrebbe un computer o un’equazione statistica risolvere simili questioni? Per questo, tu, che sei la futura dottrina, hai il dovere sociale di essere ben preparato per non farti sostituire da una macchina o come oggi si preferisce dire dall’intelligenza artificiale. Scusa le mie elucubrazioni mentali, torno subito al punto, la chat di gruppo è utile anche per fare amicizia con gli altri corsisti e condividere le ansie, le preoccupazioni e se si è fortunati anche per scambiare qualche idea durante l’esame. Infatti, la disponibilità H24 del docente, lo scambio di emozioni con gli altri corsisti, la condivisione dei timori, ti aiuta a superare i momenti di dubbio, di sconforto e di stanchezza che avvertirai nell’imminenza dell’esame.

Spero che queste mie considerazioni personali ti siano state utili per scegliere il corso adatto alle tue esigenze e ti auguro buon lavoro e ad maiora semper!

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