Aileen Wuornos, “Monster o Victim”? Una diversa lettura del caso della “Highway Hooker”

| Criminologia

Aileen Wuornos denominata,   “L’adescatrice delle autostrade”, (Highway Hooker) è stata una serial killer americana, condannata a morte per 6 omicidi e giustiziata il 9 ottobre del 2002.

Aileen Wuornos nel braccio della morte

Pochi in Italia conoscevano le drammatiche vicende di questa donna fino a che non è uscito nelle sale cinematografiche il film Monster. Charlize Theron intrepretava proprio la Aileen Wuornos e per tale performance  ha vinto l’Oscar nel 2004.

Invece, negli USA,  il caso Wuornos è stato molto dibattuto, soprattutto in relazione alla campagna mass-mediatica messa in atto, favorevole alla pena di morte, per quella donna che è stata dipinta come una delle più feroci serial killer mai esistite.

Se si osservano le immagini rese pubbliche su internet la Wuornos sembra una persona in preda al demonio, con gli occhi fuori dalle orbite, capace di ogni male. In realtà la sua è una storia dove prevale la miseria, l’abbandono e la violenza.

Per quanto possibile cercheremo, dopo aver necessariamente esaminato i tratti salienti della vita della Wuornos, fornire una chiave di lettura diversa alle sue condotte criminose, cercando di capire quale sia stato il punto di rottura della presunta “serial killer” e se, oltre a sussistere cause di giustificazione, fosse realmente consapevole dei crimini che andava a commettere

La prima infanzia.

Aileen Wuornos nasce a Troy nel Michigan il 29 Febbraio 1956.

Non conoscerà mai il padre , Leo Pittman, a cui, in seguito sarà diagnosticata la schizofrenia. Sarà condannato per pedofilia e morirà suicida impiccandosi in cella il 30.01.1969.

La madre Diane Wuornos presto l’abbandona. Nel gennaio 1960, quando la piccola Aileen aveva solo, se ne va di casa , lasciandola, insieme al fratellino Keith, con i loro nonni materni, Lauri e Britta Wuornos, che legalmente, il 18 marzo 1960, li adottarono.

Il nonno era un alcoolizzato. Violentò più volte la piccola Aileen. Non solo, spesso la picchiava, pretendendo, che si togliesse i vestiti, prima di percuoterla, chiamandola puttana. La Wuornos è convinta che a violentarla sia il padre, sino a che i nonni rivelano la verità ai due fratelli. Il padre è morto in carcere e la madre li ha abbandonati. La notizia sconvolge Aileen che da quel momento adotterà uno stile di vita disordinato ed irregolare che la porterà a conseguenze terribili.

Ha appena 11 anni e già concede a scuola favori sessuali a chiunque gli possa dare in cambio qualche utilità, cibo, sigarette, alcool. Tenta di dare fuoco a casa e al bagno delle ragazze a scuola

A 14 anni viene violentata da un amico del nonno e rimane incinta. Il bambino nasce ma viene posto in adozione. Nel frattempo muore la nonna , la Wuornos  abbandona la scuola ed il nonno la butta fuori casa. Aileen, comincia a vivere come una senzatetto nei boschi vicino alla sua vecchia casa dove si sostenta, sempre prostituendosi.

In America un “homeless” è una persona che ha rifiutato il sistema. E se negli USA rifiuti di adeguarti al sistema, il sistema ti rifiuta e ben presto si sbarazzerà di te.

Di certo le condotte di Aileen aiutano la sua integrazione, anzi.

La sua giovinezza, il matrimonio ed i primi arresti.

All’età di 18 anni viene arrestata nella contea di Jefferson in Colorado per guida sotto l’influenza di stupefacenti ed alcool , per molestia e per aver sparato con una calibro 22 da un auto in movimento. Facendo l’autostop in Florida conosce un uomo molto ricco di 69 anni di età , Mr Fell, con cui convola immediatamente a nozze.

Aileen Wuornos con suo marito

La notizia avrà anche un discreto eco nella stampa locale. Purtroppo il suo carattere aggressivo e la sua condotta disordinata portano immediatamente il matrimonio al fallimento. La Wuornos infatti passava il suo tempo a ubriacarsi nei bar e fare risse. Una sera, tornata a casa  colpisce pure con un bastone suo marito, che non sopportando più di avere accanto una persona violenta, chiede ed ottiene contro di lei un ordine di allontanamento, applicato poche settimane dopo il matrimonio.

A questo punto Aileen , dalla Florida torna nel Michigan dove il 14 luglio del 1975, viene arrestata nuovamente per aggressione e disturbo della quiete pubblica. Il 17 luglio suo fratello Keith muore di cancro all’esofago e gli lascia 10.000 dollari come premio assicurativo. Aileen ormai è sola al mondo. Tenterà, senza riuscirci , di suicidarsi.

Il 21 luglio, la Wuornos , d’accordo col marito, uomo ricchissimo annulla il matrimonio, senza neanche provare ad ottenere una qualche utilità. Anche se gravata da un ordine di allontanamento, essendo sostanzialmente indigente, avrebbe potuto sfruttare la sua situazione di moglie legalmente sposata per ottenere dei benefici economici. Ed invece niente. Il matrimonio viene di pari accordo annullato ed Aileen  si ritrova di nuovo per strada.

I diecimila dollari intascati dall’assicurazione di  suo fratello li usa per comprarsi una macchina di lusso che distruggerà appena comprata e per pagare diverse multe che aveva accumulato anche  per guida in stato di ebbrezza.

Dal 20 maggio del 1981 sino al giugno del 1986 colleziona una serie di arresti e condanne per rapina a mano armata di un minimarket (dove ruba 35 dollari e due pacchetti di sigarette) per spaccio di assegni falsi e per altri reati minori.

L’incontro con Tyria Moore.

Nel giugno del 1986 la Wuornos incontra Tyria MOORE una cameriera di un bar GAY di Daytona Beach in Florida. Vanno a vivere insieme, sostenendosi con i guadagni della Wuornos come prostituta.

Il 4 luglio del 1987 la Polizia di Daytona le arresta entrambe per un incidente in cui sono accusate di aggressione e minacce con una bottiglia di birra.

Comunque, il rapporto tra le due donne regge, anche se si deve sempre confrontare con il carattere aggressivo e violento della Wuornos, che però si dichiara sempre innamorata della Moore cercando di far di tutto per non perderla. Dopo due anni di alti e bassi succede qualcosa che cambierà per sempre le loro esistenze. La Aileen uccide un cliente.  Varie sono state le versioni della Wuornos su cosa successe in quell’occasione ma la più rispondente al vero è la seguente, ed è anche la più drammatica.

L’omicidio Mallory.

Una sera di novembre del 1989,  Richard Mallory  di 51 anni, proprietario di un negozio di elettronica a Clearwater, avrebbe caricato  la Wuornos in macchina mentre fa l’autostop e si prostituisce per strada.

Si sarebbero messi d’accordo su di una cifra per fare sesso. L’uomo avrebbe guidato e parcheggiato la macchina in un’area isolata. Lì, insieme avrebbero bevuto, fumato marijuana e parlato per circa cinque ore. La Wuornos, successivamente nel processo, dichiarò di essere molto ubriaca.

Intorno alle 5 del mattino, la Wuornos si sarebbe spogliata per fare sesso. Mallory le avrebbe chiesto  di togliersi tutti i vestiti, ma lei rispondeva che prima di toglierseli tutti voleva che Mallory la pagasse , Mallory le avrebbe risposto che non aveva i soldi per pagarla. Quindi la Wuornos avrebbe cominciato a rivestirsi, ma Mallory le avrebbe passato una corda intorno al collo e l’avrebbe minacciata di ucciderla dichiarando  “come le altre troie che ho fatto”. Quindi le avrebbe legato le mani al volante.

A quel punto Mallory l’avrebbe violentata violentemente sia per via vaginale che anale, traendo piacere dalle grida di dolore di Wuornos. Dopo la violenza Mallory avrebbe pulito il sangue dal suo pene con alcool denaturato, per poi spruzzarlo  sul  retto e sulla vagina lacerati e sanguinanti della Wuornos. A quel punto  Mallory  l’avrebbe slegata e le avrebbe detto di sdraiarsi. Credendo di aver intenzione di ucciderla, la Wuornos si sarebbe rialzata ed avrebbe cominciato  a lottare. Mallory, allora le avrebbe detto: “Sei morta, puttana, sei morta“. A questo punto, Aileen sarebbe riuscita ad allungare una mano nella borsetta ed estrarre  la sua pistola. Mallory le avrebbe afferrato la mano e i due avrebbero iniziato a lottare per il possesso della pistola. Wuornos avrebbe avuto la meglio ed avrebbe sparato una prima volta a Mallory, il quale nonostante fosse stato attinto da un colpo di proiettile, le si sarebbe avventato nuovamente contro con violenza, la Wuornos gli avrebbe gridato di fermarsi, ma Mallory avrebbe manifestato l’intenzione di non fermarsi e di proseguire con l’aggressione, a quel punto la Wuornos avrebbe sparato altre volte. Due proiettili diretti al polmone sinistro che pongono fine alla sua vita.

Dopo averlo ucciso la Wuornos lo avrebbe derubato. La pistola l’avrebbe gettata via anche se successivamente sarà recuperata dalla Polizia Federale, su indicazione della compagna della Wuornos, Tyria Moore. Una perizia balistica non sarà in grado di stabilire se la pistola fosse proprio quella che aveva ucciso Mallory.

La Wuornos confesserà di aver derubato alcuni beni del Mallory e di averli impegnati.

Serial Killer

Da quel momento La Wuornos diviene una serial Killer, compiendo sette omicidi in dodici mesi.

Il primo omicidio è quello che abbiamo raccontato, quello di  Richard Mallory. Nei sei mesi successivi uccide altri sei uomini, David Spears, Charles Carskaddon, Troy Barress, Charles Humphreys, Walter Antonio, Peter Siems.

Ad eccezione di Mallory ucciso ta la fine di novembre e l’inizio di dicembre del 1989, tutti gli altri uomini vengono uccisi in un periodo che va dal giugno del 1990 fino al novembre dello stesso anno. Il modus operandi è lo stesso.

La Wuornos  dopo essere salita in macchina a seguito di autostop, presumibilmente si accorda per un rapporto sessuale. Poco prima che questo avvenga con una pistola di piccolo calibro gli spara più volte, uccidendoli. Li rapina e abbandona la macchina lontano dal luogo del delitto.

Quasi tutte le vittime  verranno ritrovate nude o semisvestite. I corpi verranno tutti rinvenuti ad eccezione di Peter Siems il cui cadavere non verrà mai ritrovato.

Le indagini. Il rilevante apporto della criminologia.

Dopo 7 delitti viene istituita una task force, composta anche da criminologi che elaborano un criminal profiling.

E’ proprio grazie ad una criminologa che  si capisce  che, l’assassino è una donna che si prostituisce, o fa l’autostop, lungo le strade, trafficate e anonime, attraversate generalmente da camionisti che cercano un veloce rapporto sessuale.La donna, li attira e poi, prima del rapporto sessuale, li uccide dentro la macchina, a freddo, fugge ruba il veicolo, lo  abbandona subito dopo, e ruba i loro effetti personali.

La svolta avviene quando una vecchia signora Rhonda Biley ricorda di avere visto una Pontiac sbandare e cadere nel fosso vicino casa. Ne erano uscite due donne, una bionda e una bruna, che avevano rifiutato i soccorsi.

Ed invero, il 4 luglio del 1989 , Wuornos e Moore a bordo dell’auto di una vittima Peter Siems, hanno un incidente , finendo nel fosso vicino ad una abitazione, ed abbandonano l’auto.

Numerosi testimoni, tra i quali Rhonda Biley,  assistono al fatto e collaborano con la Polizia per individuarle.

Durante le indagini ,vengono rinvenuti numerosi oggetti delle vittime presso diversi banchi di pegno.

Vengono rinvenute numerose impronte papillari latenti e confrontate con quelle in archivio raccolte nei precedenti arresti della Wuornos. Vi è corrispondenza.

Gli arresti.

The last resort

Il 9 gennaio del 1991 la Wuornos viene arrestata presso il Bar di Motociclisti “The last resort” nella contea di Volusia.

Il 10 gennaio del 1991 anche la Moore viene individuata a Scarnton in Pennsylvania.

La Moore per ottenere l’immunità da ogni coinvolgimento si dice disposta a collaborare e confessare tutto quello che è a sua conoscenza. Viene condotta in un motel dove, effettua numerose telefonata alla Wuornos, sotto il controllo della Polizia, supplicandola di non coinvolgerla in quello che ha fatto. La Wuornos, che si dichiarerà sempre innamorata della Moore, il 16 gennaio del 1991 confessa gli omicidi.

Afferma che gli uomini avevano cercato di violentarla e lei li aveva uccisi per autodifesa.

Il processo.

La Wuornos mentre si scaglia contro la giuria, insultandola.

Un anno dopo, il 14 gennaio 1992, Wuornos andò in giudizio per l’omicidio di Mallory; sebbene le precedenti condanne non possano essere usate nel processo penale negli USA, secondo la Williams Rule della Florida l’accusa ha la possibilità di introdurre prove e testimonianze relative anche ad  suoi altri crimini per mostrare la propensione del reo al delitto.

L’applicazione della Willimas Rule, che non troverebbe spazio in nessun altro ordinamento democratico, è stata determinante per la condanna della Wuornos.

Durante il primo processo La Wuornos più volte si scagliò contro le giurie ribadendo la sua innocenza di fronte alla violenza che lei riteneva di aver subito.

Più di una volta perse il controllo augurando ai giudici una sorte analoga alla sua, dicendo che li avrebbe voluto vedere sodomizzati e violentati. Definì i giurati come “i coglioni d’America” perché non credevano che aveva ucciso i sette uomini solo dopo che l’avevano minacciata di morte e violentata.

Nel primo processo si è autodifesa, combattendo con veemenza per sostenere la propria innocenza.

 

Le condanne.

Ma non riesce nel suo intento, il 27 gennaio 1992, Wuornos viene giudicata colpevole per l’omicidio di Mallory anche grazie alla collaborazione della Moore.

Quattro giorni dopo, il giudice la condannata a morte da eseguirsi tramite sedia elettrica. La Wuornos si arrende, smette di combattere.

Il 31 marzo 1992, Wuornos confessa gli omicidi di Humphreys, Burress e Spears, dicendo che voleva “mettersi l’anima in pace con con Dio“. Da quel momento le sue dichiarazioni diventeranno contraddittorie e sempre più incoerenti. Però continuerà sempre a sostenere che Mallory l’aveva violentata e sodomizzata ma gli altri no, avevano:” solo cominciato a…”.

Il 15 maggio 1992, a Wuornos furono date altre tre condanne a morte.

Nel giugno del 1992, Wuornos si dichiarò colpevole dell’omicidio di Carskaddon; nel novembre 1992, il Tribunale decreta la sua quinta condanna a morte.

Nel febbraio del 1993, Wuornos viene dichiarata colpevole per l’omicidio di Walter Jeno Antonio ricevendo  la sesta condanna a morte.

Per l’omicidio di Siems, non vi erano prove, in quanto il suo corpo non fu mai trovato.

La difesa.

Durante il processo e in appello (download atto di appello), la difesa tentò di introdurre prove che sostenevano di come Mallory fosse stato processato per tentativo di stupro in Maryland e che era stato assegnato a una struttura correttiva di massima sicurezza che forniva cure agli aggressori sessuali .Nel 1961, era stato dichiarato dai servizi sociali che Mallory soffriva di una forte tendenza sociopatica.Il giudice però rifiutò che questo determinante elemento, potesse essere ammesso in tribunale come prova, rifiutando la richiesta della Wuornos  di una revisione del processo.

Dopo la prima condanna, come detto, le dichiarazioni della Wuornos divennero incoerenti. Sostenne inizialmente che tutti e sette gli uomini l’avevano violentata mentre lavorava come prostituta e che, quindi, li aveva uccisi , per legittima difesa, , ma in seguito ritrattò la dichiarazione in oggetto, dichiarando di averli voluti rapinare e di  non lasciare testimoni come causa dell’omicidio.

Nell’atto di appello, il collegio peritale difensivo aveva dichiarato che la Wuornos era mentalmente instabile essendole stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità e disturbo di personalità antisociale. Non erano dello stesso parere i periti del giudice.

Infatti, valutati le tabelle di confronto sul grado di incidenza di un disturbo  psicopatico, laWuornos  avrebbe riportato il punteggio di 32/40. Le tabelle parametrali valutano gli individui su un elenco di 20 comportamenti antisociali e violenti, i punteggio si assegnano partendo da zero, proseguendo per 1 o 2 fino ad un punteggio massimo di 40. A seconda della posizione e della prospettiva di ricerca, i punteggi superiori a 25 o 30 sono coerenti con una diagnosi di psicopatia.

(La psicopatia è tradizionalmente considerata un disturbo di personalità  caratterizzata da persistente comportamento antisociale una ridotta empatia da una assenza di freni inibitori e di rimorso, e dove predomina l’egoismo e l’egocentrismo . A volte è considerato sinonimo di sociopatia ).

Nonostante tale diagnosi , l’accusa dimostrò che le Wuornos era capace di intendere e volere al momento del fatto, che Mallory era stato ucciso solo perché non aveva i soldi per pagarla e che gli altri omicidi erano derivati dal puro piacere che la Wuornos provava quando uccideva e rapinava i suoi clienti. I periti del giudice, nonostante gli evidenti segni di squilibrio, dichiararono che la Wuornos era capace anche di partecipare consapevolmente al processo.

Il braccio della morte.

Wuornos è stato incarcerata nel braccio della morte  del Dipartimento di Correzione Broward  della Florida (BCI) per le donne, poi trasferita alla prigione della “Florida State”, per l’esecuzione. Il suo appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti, fu negato nel 1996.

In una petizione del 2001 alla Corte Suprema della Florida, dichiarò la sua intenzione di licenziare il suo avvocato e chiudere tutti gli appelli pendenti.

Un team di avvocati, il Capital Collateral Representative Council, che si occupava delle difesa dei prigionieri nel braccio della morte della Florida, cercò di sostenere la tesi secondo cui  la Wuornos, nel formulare tale richiesta era del tutto incapace di intendere e volere  e fece pressione, senza esito, sulla Corte Suprema per mantenere aperte le vie d’appello della signora Wuornos.

Ma la Wuornos ormai si lasciava andare a dichiarazioni di questo genere , che facevano gran presa sulla opinione pubblica: “Ho ucciso quegli uomini , li ho portati via mentro ero fredda come il ghiaccio e lo rifarei di nuovo.. Non c’è possibilità che io rimanga in vita, perché ucciderei di nuovo. Non voglio più guardare dentro me stessa. Sono così stufa di sentire questa frase “lei è pazza”. Sono stata valutata così tante volte. Sono competente, sana, e sto cercando di dire la verità, odio la vita umana e ucciderei di nuovo. La mia rabbia continua a bruciare, ucciderei di nuovo solo per puro odio come ho fatto con quegli uomini”.”

Anche se, durante un’intervista con il cineasta Nick Bromfieldquando pensava che le telecamere fossero spente, lei gli disse che si trattava, in effetti, di legittima difesa, ma non poteva sopportare di rimanere ancora nel braccio della morte, da dove era reclusa da svariati anni.

Di fronte alle diverse dichiarazioni che rilasciava la Wuornos, l’Avvocato Richard Kiley del gruppo difensivo si lasciò andare a questa dichiarazione “L’unica cosa coerente con la signora Wuornos è la sua incoerenza“. Venne, comunque nominata, dal Tribunale un’ultima commissione di psichiatri, che la dichiarò capace di intendere e di volere.

La fine.

Camera per l’iniezione letale

Negli ultimi gironi di vita manifestò diversi disturbi comportamentali. Accusava le guardie carcerarie di volarla intossicare mettendo nel cibo, saliva urina e sporcizia varia. Si lamentava del trattamento disumano a cui era sottoposta del tipo , ammanettamenti violenti e frequenti, controlli di continuo dalla finestra della cella, di non  avere pressione nell’acqua , di avere la muffa sul materasso.

Nelle ultime interviste rilasciate prima di morire dichiarava che :” una donna stuprata viene giustiziata e usata per pubblicare  libri e far uscire film di merda!”. Prima di morire disse che sarebbe tornata come gli alieni nella grande astronave del film Indipendence Day insieme a Gesù”.

L’esecuzione di Wuornos per iniezione letale avvenne il 9 ottobre 2002.

La Wuornos è stata la decima donna a essere giustiziata negli Usa e la seconda in Florida

La nostra verità.

Diverse sono le domande che sorgono dopo aver attentamente esaminato gli incartamenti del caso Wuornos.

La Wuornos per per tutta la vita ha praticato la prostituzione, senza che da ciò nascesse mai alcun problema,  come mai solo, dopo il “caso” Mallory, comincia ad uccidere?

La versione della terribile aggressione sostenuta dalla Wuornos è ricca di particolari che, alle considerazioni di un criminologo, non può che rimandare alla mente decine di assalti sessuali, spesso sfociati in omicidio,  analoghi a questo.

A ben vedere, nella condotta del Mallory si riscontrano tutti gli elementi tipici del violentatore sadico seriale (se non del serial killer) narcisistico-maligno.

Dopo aver fatto stordire la Wuornos con alcool e droga, la lega, la sodomizza e la violenta; poi le spruzza alcool sulle parti intime lacerati e sanguinanti.

La Wuornos riferisce che il Mallory godeva a sentire le sue urla di dolore mentre perpetrava la violenza. Questo tipo di condotte è riscontrabile in una pletora di stupratori seriali nonché serial killers, per fare un esempio in Italia, Gianfranco Stevanin, che strangolava le sue vittime duranti violenti rapporti sessuali o David Ray Parker , in Arizona, che addirittura aveva inventato una stanza degli orrori dove violentare sadicamente le sue vittime ed infine ucciderle seppellendole nel deserto.

Mallory era un violentatore, già soggetto dalle Autorità di Polizia, a precedenti misure restrittive. La Wuornos era sostanzialmente una senza tetto, una homeless, che si prostituiva facendo l’autostop sulle Highways della Florida.

Chi conosce la Florida sa bene che è densa di vegetazione, piena di canali, spesso pieni di alligatori, che non di rado attraversano le autostrade come se nulla fosse.

Un alligatore attraversa un campo di golf in Florida

Mallory, se avesse voluto, dopo aver guidato e portato la sua auto in un posto isolato ben avrebbe potuto violentare ed uccidere la Wuornos e poi con estrema facilità disfarsi del cadavere, che forse non sarebbe mai stato ritrovato.

La Wuornos racconta che prima della violenza aveva fumato marijuana e bevuto moltissimo, in quel lasso di tempo, ben potrebbe aver raccontato al Mallory la sua condizione di sostanziale solitudine , facendo in lui scattare quella scintilla, che già anni addietro aveva manifestato,   di violentare ed uccidere una donna.

Si ricorda che qualsiasi serial killer lo diventa SOLO dopo aver commesso il suo primo omicidio.

Per Mallory,  quella avrebbe potuto essere l’occasione migliore, per mettere in pratica le sue sadiche fantasie, e, forse comiciare ad uccidere. Solo che la Wuornos era abituata alla violenza e ben pronta a difendersi e in questa occasione lo fa , raccontando pure di aver intimato al Mallory di fermarsi, dopo avergli sparato una prima volta, prima di colpirlo ancora, uccidendolo.

Anche questo particolare dà credibilità, al racconto della Wuornos; il Mallory non poteva lasciare in vita la Wuornos dopo quello che aveva fatto e seppur colpito cerca di aggredirla per ucciderla, in modo tale che,  una volta eliminata, si sarebbe potuto costruire la versione a lui più comoda;  tanto a chi avrebbero dato credito? al cadavere di  una alcoolizzata prostituta, violenta, gravata da una miriade di precedenti o al Mallory, proprietario di un negozio di elettronica  a Clearwater?

Ritengo dunque che non concedere la legittima difesa nel caso Mallory alla Wuornos sia stato un errore gravissimo in capo alla Corte che la giudicava. Ma come abbiamo detto, la Williams Rule, aveva permesso all’accusa di introdurre tutto il materiale probatorio a supporto (compreso quello testimoniale) anche relativo ai crimini precedenti per far perdere di credibilità ogni dichiarazione della Wuornos. Oltremodo non vi era alcuna prova che la violenza fosse mai stata consumata;  la Wuornos ovviamente, dopo l’omicidio, ben sapendo che non sarebbe stata creduta da nessuno,non si era certamente recata al Pronto Soccorso,

La Giuria non crede minimamente alla sua versione, e, dopo una breve camera di consiglio, la condanna a morte da eseguirsi tramite la sedia elettrica. A quel punto la Wuornos , che sin dall’infanzia altro non ha fatto che subire violenze e sentirsi rifiutata da tutti,  crolla e confessa gli altri omicidi.

Sugli altri omicidi vi è da fare un discorso ben diverso rispetto da quello di Mallory. In questi casi sembrerebbe incontestabile che la Wuornos abbia ucciso , a sangue freddo, sei uomini, solo per rapinarli. Ma è davvero così? Era la Wuornos davvero consapevole di quello che stava facendo?

Valgano le seguenti considerazioni. Come visto la Wuornos si rimette per strada solo dopo qualche mese, e nel breve lasso di tempo uccide sei clienti. Nel processo dirà di aver ucciso Mallory perché l’aveva violentata e sodomizzata ma degli altri, correttamente, riferisce che non l’avevano violentata avevano solo che ..”cominciato a..”.

A parere di chi scrive, la mente di Aileen Wuornos, già certamente gravata da un grave disturbo di personalità, ma non tale da portarla alla violenza estrema potrebbe aver subito un peggioramento di tale condizione sviluppando altre e più gravi condotte devianti ben indicate nel manuale DSM-5 (sui disturbi di personalità)-vedi- https://www.hdemos.it/i-disturbi-della-personalita/ , con particolare riferimento al disturbo antisociale di personalità.

Quando riprende la sua attività di prostituta ed autostoppista, a mio parere, non è più in grado di intendere e volere, la terribile violenza subita (che, certamente le ha risvegliato anche le precedenti violenze subite, in primis, quelle del nonno) , la porta a non dominare più una rabbia e  in ogni cliente che si appresta a pretendere un rapporto sessuale da lei vede quel Mallory  che rappresenta la società “per bene” di cui lei non ha mai fatto parte.

E non può che uccidere, (probabilmente) provando in quel momento una insana sensazione di forza e dominio mai provata prima.

Ma, non è lucida, non è fredda e  compiendo quegli omicidi lascia talmente tante tracce che non è difficile per le Forze dell’Ordine della Florida, che all’inizio non avevano capito che ad uccidere era una donna, le quali, in breve tempo (5-6 mesi) la individuano, la processano e la mettono a morte.

Secondo numerose perizie, successivamente redatte, la Wuornos non era in grado di intendere e volere nel momento che compiva i restanti sei omicidi. E forse non lo era più neanche nel momento in cui subisce la prima condanna a morte. Da quel momento diviene del tutto distonica, incoerente e delirante. Rinuncia agli appelli e si dichiara colpevole. Vuole solo morire.

Era evidente che soffriva di numerosi disturbi della personalità, di tipo grave, che andava curata e collocata a tempo indeterminato in un Istituto Correttivo Specialistico per tali tipo di malattie.

Purtroppo negli U.S.A., vige ancora una cultura giustizialista di tipo arcaico che prevede la condanna a morte per gli individui che il sistema considera colpevoli di crimini soggetti alla pena di morte.

E qui il killer era addirittura una donna. Per la mentalità Statunitense un abominio da “lettera scarlatta”.

La pena di morte è inaccettabile per qualsiasi ordinamento civile. Noi non abbiamo il diritto di privare la vita ad un altro essere umano anche se si è macchiato del più orribile dei crimini. Abbiamo il diritto di allontanarlo dalla Società in modo tale che non possa più nuocere a nessuno ed anche a punirlo pesantemente con forme di reclusione rigorose  (sempre rispettose del minimo della dignità umana)  e che abbiamo comunque lo scopo di recuperare l’individuo.

Negli U.S.A., con ogni probabilità la Wuornos, che già da anni si era posta contro il sistema, nel momento in cui ha commesso il primo omicidio e poi, via via gli altri, rappresentava solo un ostacolo da togliere di mezzo, un esempio da mettere in berlina  per tutti coloro che rifiutano le regole  e le rigide procedure della Società Americana.

La Aileen Wuornos, nasce nell’abbandono e nella violenza, finisce fuori dal sistema, e alla fine gravata da una miriade di disturbi mentali,  a seguito dell’ennesima terribile violenza, decidere di uccidere gli uomini che la sfruttano,  in modo seriale. Se non l’avessero fermata avrebbe certamente ucciso ancora per vendicarsi di quella società che ha usato il suo corpo solo come un oggetto e di una vita dove nessuno l’ha mai amata.

Ma davvero , dopo i terribili abusi del Mallory, ha ucciso consapevolmente?

“Monster” o “Victim”?

A voi la risposta.

GIULIO BERRI

 

 

 

 

 

 

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